Quali previsioni per il prezzo dell’oro? Il metallo nobile per antonomasia continua a scambiare in un intorno del 2.000 dollari l’oncia, nonostante un contesto generale complicato. I tassi di interesse restano alti e le banche centrali non hanno alcuna fretta di abbassarli. Il tutto incide sui rendimenti dei bond governativi, se vogliamo diretto concorrente dell’oro.
Quali sono, quindi, i principali fattori da monitorare e quali sono le previsioni sull’oro per le prossime settimane? Proviamo a esplorare lo scenario, partendo da un’analisi macroeconomica per poi addentrarci nell’analisi tecnica sull’oro.
L’oro e gli scenari macroeconomici
Oro e dati macroeconomici sono spesso correlati. Il mese di febbraio ha visto il dollaro USA rimanere forte e i rendimenti obbligazionari continuare il rimbalzo iniziato nelle prime settimane dell’anno. Per quanto concerne l’inflazione, invece, gli Stati Uniti hanno dovuto fare i conti con un valore sopra le attese (3,1% rispetto al 2,9%). Ciò a riprova del fatto che la strada per raggiungere l’obiettivo del 2,0% è ancora lunga. La pressione sulla Federal Reserve per un taglio dei tassi (ad oggi al 5,50%), pertanto, si è notevolmente ridotta. Gli investitori sono ormai abbastanza sicuri che il processo di riduzione del costo del denaro non inizierà prima della riunione di maggio (se non addirittura a giugno).
Questa visione pessimistica verso l’inflazione non ha frenato le scommesse sui titoli azionari, mentre il bitcoin è tornato sopra i 50.000 dollari. Nel complesso, quindi, lo scenario per l’oro non è stato favorevole, con altri asset che hanno deviato l’attenzione degli investitori, rubando anche una parte della possibile liquidità. Nonostante ciò, l’oro è riuscito a mantenere una volatilità contenuta. L’unico calo significativo è stato innescato dalla pubblicazione dell’inflazione statunitense, che come anticipato, è risultata al di sopra delle aspettative, con l’oro scivolato brevemente verso i 1.980 dollari per oncia. Tuttavia, il prezzo dell’oro ancora una volta è riuscito a rimbalzare e a tornare sopra i 2.000 dollari.
Fattori che influenzano le previsioni sull’oro
La tempistica delle prossime mosse delle Banche Centrali rimane il principale fattore in grado di muovere il prezzo dell’oro. Qualsiasi notizia di taglio dei tassi che anticipasse le tempistiche ad oggi previste, potrebbe far salire i prezzi del metallo nobile. Al contrario, un’ulteriore retorica da “falco” potrebbe avere un impatto ribassista. Occorre, inoltre, monitorare con attenzione la situazione geopolitica, con la domanda di oro come bene-rifugio che potrebbe aumentare in caso di escalation delle tensioni in Medio Oriente. Come analizzeremo più avanti, infine, la domanda di oro fisico rimane alta, sostenendo il mercato.
Analisi tecnica per le previsioni sull’oro
Nelle prime sei settimane del 2024, l’oro s è mosso in un canale laterale, ossia un trading range, tra 2.000 e 2.060 dollari. Il calo subito in seguito ai dati sull’inflazione statunitense è stato rapidamente assorbito, confermando la solidità del mercato aureo.
Da un punto di vista tecnico, un netto superamento dei livelli di resistenza di 2.070-2.080 dollari potrebbe avvalorare uno scenario di nuovi rally rialzisti. In questo caso, la previsione sull’oro è che esso possa avere come obiettivo il massimo di tutti i tempi (attorno ai 2.130 dollari) e verosimilmente puntare ad aggiornarlo.
Viceversa, in caso di impulsi ribassisti, i primi livelli di supporto si trovano a 1.980 dollari, sul minimo di febbraio, e a 1.930 dollari, sui minimi toccati dal metallo giallo nel novembre 2023. Al momento il minimo di ottobre a 1.810 dollari sembra lontano, mentre l’interesse per l’oro resta elevato.
Va anche segnalata l’ottima performance dell’oro nell’ultimo anno comparata con l’argento, con la ratio gold to silver salita a 90, ben sopra la media storica a 20 anni (che si trova sotto i 70).
La domanda di oro
L’oro finanziario domina la scena, con un ruolo che è diventato negli anni maggiore rispetto a quello dell’oro fisico. Nonostante ciò, la domanda di oro fisico ha un peso e i dati che arrivano dal World Gold Council sono positivi. L’ente di ricerca londinese ha spiegato che “il 2023 è stato caratterizzato da una sorprendente tenuta della domanda di gioielli e tecnologie”, aggiungendo che “si ritiene probabile che i livelli dello scorso anno si possano ripetere nel 2024”.
Inoltre, “gli acquisti delle banche centrali hanno mantenuto un ritmo incalzante, con acquisti netti annuali di 1.037 tonnellate, quasi eguagliando il record del 2022”. La solida domanda proveniente da gioielleria, tecnologia e Banche Centrali ha compensato i deflussi registrati nel settore degli ETF sull’oro. Questo scenario dovrebbe continuare a marzo e nei prossimi mesi, con le Banche Centrali ancora molto attive, mentre la domanda di fondi passivi rimane debole.
Principali evidenze per le previsioni sull’oro
Quali sono quindi i principali punti che emergono da questa analisi sul prezzo dell’oro e più in generale sul gold market? Ecco cosa considerare nelle previsioni per il prezzo dell’oro.
- Operativamente il prezzo dell’oro è ancora scambiato al di sopra dei 2.000 dollari nonostante uno scenario complesso, con tassi alti e prospettive per tagli che saranno via via posticipati.
- Fra i principali market driver in grado di muovere il prezzo dell’oro troviamo le decisioni delle banche centrali, in primis la Federal Reserve.
- Per quanto riguarda la domanda di oro proveniente dalla gioielleria, dal settore industriale e dalle Banche Centrali emerge una certa solidità, in grado di supportare il prezzo dell’oro.
- Al momento l’oro è in attesa di nuovi market driver. Operativamente, però, la quotazione potrebbe trovare un nuovo impulso positivo se si superasse quota 2.070 dollari, mentre un calo al di sotto di 1.980 dollari denoterebbe debolezza.