Finfluencer: come orientarsi nella finanza personale
I finfluencer, cioè gli influencer finanziari, stanno cambiando la finanza personale, l’educazione finanziaria ed il modo di investire il risparmio di molti risparmiatori. Sono certamente la nuova frontiera dell’educazione finanziaria sui social; ma sono affidabili? Quali sono le regole alle quali devono attenersi gli influencer? Chi sono e quanto costano? Quali sono le dimensioni di questo fenomeno?
Un fenomeno relativamente nuovo per l’Italia che sta avendo molto successo soprattutto fra i ragazzi tra i 18 e 24 anni, i meno esperti e più vulnerabili. Le dimensioni di questo fenomeno sono enormi. Goldman Sax ha indicato in circa 250 miliardi di dollari la dimensione del mercato globale di tutti gli influencer.
Quanti sono gli influencer?
Certo gli influencer sono in continua crescita, ma Ossolanews, indica che in Italia al momento ci sono circa 350.000 influencer che fanno di questa attività il loro lavoro. Il sito InFluencity, afferma che nel 2023 erano attivi 1.589.579 profili social in Italia tali da poter essere considerati influencer. Infine da una ricerca di Doxa risulta che 27 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni seguono almeno un influencer o una pagina social, pari al 71% degli utenti.
Chi sono gli influencer più seguiti in Italia?
- Khaby Lame 80 mln di follower
- Chiara Ferragni 28 milioni di follower;
- Gianluca Vacchi 23 milioni di follower;
- Michele Morrone 16 milioni di follower;
- Valentino Rossi 15 milioni di follower si colloca al quinto posto;
- Fedez 14,5 milioni di follower;
- Mario Balotelli 11 milioni;
- Belen Rodriguez 10,6 milioni di follower;
- Gianluigi Buffon 10,2 milioni di follower;
- Carlo Ancelotti 10 milioni di follower.
Le categorie degli influencer
Abbiamo visto gli influencer che tutti conoscono, ma poi ci sono quelli sono specializzati nei vari settori; sono anche divisi per categoria. Esistono infatti diverse categorie di influencer, classificate in base al numero di follower:
- Nano influencer: da 1.000 a 10.000 follower
- Micro influencer: da 10.000 a 100.000 follower
- Macro influencer: da 100.000 a 1 milione di follower
Gli influencer si distinguono dai content creator. L’influencer di solito viene pagato in base al numero di follower, diversamente dal “content creator” che viene pagato in base alle visualizzazioni, click o sponsorizzazioni e non ha necessariamente un alto numero di follower. Dunque le aziende puntano sui nano e micro-influencer: con una media dai 1.000 ai 10.000 i primi, e dai 10.000 ai 100.000 follower i secondi.
Quanto guadagnano?
Un influencer con 100.000 follower costa dai 100€ ai 10.000€, in base alla piattaforma. Su Facebook il range va dai 100€ ai 400 €. Su Instagram un post viene retribuito dagli 850€ ai 4000€, mentre una storia dai 250€ ai 1.500€. Su TikTok il range va dai 650€ ai 3000€. Nettamente superiori sono le cifre che interessano YouTube dove un video può arrivare fino a 10.000€.
Influencity: le campagne di marketing multinfluencer
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Finanza – Finfluencer attivi in Italia
Gli influencer finanziari, rinominati FINfluencer, si posizionano a metà tra gli investimenti in content marketing e gli investimenti pubblicitari. Questa doppia anima li rende strumenti di marketing per i broker e aziende finanziarie, che hanno aumentato il numero di contenuti pubblicati online, sia sui loro canali proprietari che degli stessi influencer.
Organizzano continuamente webinar e corsi sponsorizzati dal brker di turno su You Tube; lo scopo è quello di mettere in contatto il broker con i propri follower finanziari, specie quelli principianti che si iscrivono gratuitamente per capire come funziona il trading. Questi ultimi poi vengono invitati ad iscriversi e frequentare i canali privati Telegram come follower interessati al trading.
Il trader influencer come guadagna?
Viene remunerato sia con la sponsorizzazione dei webinar e corsi, sia poi in CPA (costo per acquisizione di ogni cliente acquisito dal broker) o/e con un rebate sui volumi prodotti dai clienti che hanno aperto un conto trading presso lo sponsor broker.
Dunque i broker puntano sui nano e micro-influencer: con una media dai 1.000 ai 10.000 i primi, e dai 10.000 ai 100.000 follower i secondi.
Il costo di un post di un influencer finanziario su YouTube, Facebook e Instagram varia in base a diversi fattori, primo tra tutti, il numero dei follower.
- Nano influencer (10.000-50.000 follower):
- Facebook: €150 – €250
- YouTube: €300 – €1.500
- Instagram: €100 – €300
- Mid-tier influencer (300.000-1.000.000 follower):
- Facebook: €750-€1.500
- YouTube: €5.000-€10.000
- Instagram: €500-€1.000
Le associazioni di categoria
Gli influencer hanno da tempo costituito anche la loro associazione: la Associazione Italiana Influencer Finanziari (AIIF). Assoinfluencer è stata fondata nel 2021 con l’obiettivo di promuovere la professionalità e la responsabilità degli influencer finanziari. L’associazione offre formazione, risorse e supporto fiscale e legale ai suoi membri.
Non è la sola. Esistono in Italia anche altre associazioni dedicate ai content creator e influencer.
Associazione Italiana Content & Digital Creators (AICDC): Associazione Italiana Content Digital Creators: aicdc.it si pone come obiettivo la tutela degli interessi morali, professionali ed economici dei content creator. L’associazione lavora per ottenere il completo riconoscimento dei loro diritti e per regolamentare il settore.
S.I.I.C.C. – Sindacato Italiano degli Influencer e dei Content Creator: è un’associazione di categoria nata da AsNALI (Associazione Nazionale degli Autotrasportatori a Livello Nazionale) per fornire assistenza e rappresentanza sindacale ai content creator e influencer.
Quali sono le differenze tra content creator e influencer?
Sono minime. I primi si concentrano sulla creazione di contenuti di valore, mentre i secondi si concentrano sulla promozione di prodotti o brand. I primi possono avere un pubblico di qualsiasi dimensione, mentre i secondi in genere hanno un pubblico più ampio.
Content Creator hanno diverse competenze, tra cui scrittura, editing e SEO, mentre gli Influencer devono essere abili nel creare contenuti coinvolgenti e costruire relazioni con il pubblico. I primi guadagnano in diversi modi, mentre gli Influencer guadagnano principalmente attraverso sponsorizzazioni.
Tuttavia, la distinzione tra Content Creator e Influencer non è sempre netta. Molti professionisti assumono entrambi i ruoli, creando contenuti di valore e collaborando con brand del loro settore.
Ma in Italia sul totale degli influencer attivi in tutti i settori, quanti sono quelli attivi nel settore finanziario? Alcune ricerche ci vengono in aiuto. Secondo una analisi di Stile Finance nel 2023 il 70% dei contenuti creati dagli influencer italiani riguarda la finanza, il 21,4% la fiscalità e contabilità, il 5,6% le startup e il 3% le criptovalute.
Il giro d’affari
Un’altra analisi del settore, riportata da Wall Street Italia, indica che i 10 influencer finanziari più seguiti in Italia hanno un totale di oltre 2 milioni di follower. Sulla base di queste due ricerche e stime, si può ipotizzare che il numero di influencer finanziari in Italia sia compreso tra 24.500 e 70.000; questi nuovi marketer popolano un mercato che va da 19 a 56 milioni di euro.
Numeri sorprendenti se si pensa che molti, se non la maggioranza, non sono qualificati o non sono sufficientemente esperti del settore. E qui sorge un problema, perché, specialmente i giovani tra i 18 e 24 anni, decidono molto rapidamente quando si affidano a influencer incontrati da poco online senza alcuna garanzia di affidabilità. Il settore non è ancora regolato.
I Canali finanziari
Tra i canali finanziari più seguiti dai follower su Instagram, al primo posto c’è Starting Finance con 407mila follower, seguita da Pillole di Economia (183mila) e Ingegneri in Borsa (91.800). Più personalizzati i video su YouTube con al primo posto Pietro Michelangeli (195mila), seguito da Marco Cesario (131mila) e Leonardo Pinna (89mila). Su TikTok, sul podio c’è IoInvesto (316mila) e ancora Starting Finance (134mila).
I migliori influencer del trading online su vari canali
Su Istagram troviamo @giuliomagnifico: 444.000 follower e @andreacimmino92 con 387.000 follower. Su YouTube i leader sono Investire.biz: 128.000 iscritti e Profitto.it: 107.000 iscritti e Andrea Cimbmino: 84.000 iscritti.
Ma la schiera degli influencer finanziari, esperti di trading online con al seguito i loro fedeli abbonati o frequentatori di webinar sponsorizzati, si sta ingrossando ogni giorno. Facciamo alcuni nomi noti del settore, come i vincitori di campionati del mondo di trading: Andrea Unger e Stefano Serafini o i maestri della formazione Luca Giusti, Saverio Berlinzani e Stefano Fanton. Citiamo altri trader esperti di formazione al trading come Gianluigi Ventre, Andrea Cartisano, Tony Cioli Puviani, Alessandro Moretti.
Chi sono i migliori trader? Ovviamente le performance non sono note. Concludiamo questo elenco non esaustivo con alcuni dei più importanti influencer finanziari italiani: Aceto Andrea, Alberto Poli, Alessandro Aldrovandi, Alessandro Magagnoli, Andrea Cartisano, Antonio Emanuele Fasciani, Antonio Carnevale, Antonio Ferlito, Antonio Landolfi, Arnaldo Luca Gisi, Bruno Moltrasio, Carlo Alberto De Casa, Carlo Vallotto, Celestino Brunetti, Dario Polo, Davide Biocchi, Daniele Ponzinibbi, Domenico Doronzo, Domenico Dall’Olio, Eduardo Grimaldi, Efisio Garau, Emilio Tomasini, Enrico Gei, Enrico Stucchi, Enrico Malverti, Eurgenio Sartorelli, Fabio Micchettoni, Fabrizio Mastroforti, Fernando Di Fazio, Gabriele Bellelli, Gian Massimo Usai, Giancarlo Prisco, Giancarlo Dall’Olio, Giovanni Borsi, Giuliano Decorato, Giuseppe Minnicelli, Guido Gennaccheri, Lorenzo Sentino, Loris Zoppelletto, Marco Casario, Marco Tosoni, Massimo Vita, Maurizio Possega, Mattia Buongiorno, Maxx Mereghetti, Morris Cipollone, Nicola Para, Paolo Frigerio, Jacopo Marini, Paolo Nardovino, Paolo Luini, Paolo Peisino, Paolo Scandurra, Pietro Di Lorenzo, Renato Decarolis, Riccardo Zago, Roberto Anzelotti, Roberto Garnero, Salvatore Scarano, Stefano Bargiacchi, Ugo Selter.
Influencer finanziari: verso una regolamentazione necessaria
L’Italia è pronta a gestire i Finfluencer? Un Paese con un basso livello di educazione finanziaria deve rapidamente attrezzarsi come ha già fatto la Francia lo scorso anno. Parigi infatti chiede un patentino a chi parla di finanza sui social media. In attesa di regole comuni dall’Europa, l’Italia può far leva sulla normativa a tutela dei consumatori e sulle regole dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
Come i giornalisti finanziari non possono detenere titoli di cui scrivono, i consulenti finanziari sono tenuti a superare un esame e registrarsi presso l’Albo per poter esercitare la professione e dare consigli in Tv. Si tratta di svolgere un ruolo regolato. Gli influencer invece sono liberi di dichiararsi esperti di trading online ed abbonare ai loro privatissimi canali telegram i più giovani ed inesperti aspiranti trader senza alcuna formalità, ne Iva. La loro attività è professionale? Evidentemente non ancora giuridicamente identificata, ma sicuramente si avverte l’esigenza di porre delle regole.
Le regole esistenti: il Digital Chart
Si, le regole esistono già e sono contenute nel regolamento Digital Chart sulla riconoscibilità della comunicazione commerciale diffusa attraverso internet dell’IAP, l’istituto dell’autodisciplina pubblicitaria. Contiene le linee guida sul tema dell’endorsement realizzato a fini promozionali attraverso influencer.
Per esempio se si utilizzano codici sconto o pratiche di “affiliate marketing”, attraverso il quale l’influencer viene premiato con una commissione e/o altro vantaggio, per aver fornito un risultato specifico ad un inserzionista, l’influencer deve inserire, in modo ben visibile nei contenuti pubblicati che contengano il codice sconto o il link di affiliazione, un’avvertenza che renda evidente la finalità promozionale degli stessi, se non diversamente chiarito nel contesto.
Nel caso in cui il rapporto tra influencer e broker inserzionista non sia di committenza, ma si limiti all’invito da parte di quest’ultimo alla partecipazione ad un evento, i post e le altre comunicazioni diffuse in rete dall’influencer che diano notizia di un prodotto o brand in relazione all’evento dovranno informare il pubblico che la partecipazione è avvenuta su invito del broker sponsor.
Non mancano inoltre alcune regole di trasparenza da applicare ai video che sono uno strumento molto usato dagli influencer. Oltre al regolamento Digital Chart anche l’AGCOM ha proposto delle regole.
Le linee guida dell’AGCOM
A gennaio 2024, l’AGCOM ha pubblicato le Linee Guida per gli influencer, volte a garantire la trasparenza e la correttezza dell’informazione nelle loro attività. Ecco un riassunto delle regole principali:
1 – Trasparenza:
- Identificazione: L’influencer deve essere chiaramente identificabile, con nome, cognome e recapiti facilmente accessibili.
- Natura del contenuto: La natura commerciale di un contenuto deve essere sempre evidente, usando hashtag come #adv o #sponsorizzato.
- Collaborazioni con aziende: Le collaborazioni con aziende devono essere rese note, specificando le forme di remunerazione.
2 – Correttezza dell’informazione:
- Tutela dei minori: I contenuti non devono essere dannosi per lo sviluppo psico-fisico dei minori.
- Veridicità: Le informazioni diffuse devono essere accurate e non fuorvianti.
- Rispetto dei diritti fondamentali: I contenuti non devono discriminare o offendere nessuno.
3 – Pubblicità:
- Tecniche subliminali: Vietato l’uso di tecniche subliminali per promuovere prodotti o servizi.
- Identificazione del committente: La pubblicità deve identificare chiaramente il committente.
- Rispetto delle normative: I contenuti pubblicitari devono rispettare le normative vigenti.
4 – Codice di condotta:
Entro l’estate, le associazioni di categoria degli influencer dovranno redigere un codice di condotta.
Il codice di condotta dovrà includere sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer.
L’AGCOM ha inoltre avviato un Tavolo Tecnico con le associazioni di categoria, le piattaforme social e gli altri enti interessati per monitorare l’applicazione delle Linee Guida e per sviluppare ulteriori misure di regolamentazione.
Oltre a queste regole, l’AGCOM ha anche fornito alcune raccomandazioni:
- Utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile.
- Evitare il ricorso a testimonial non qualificati.
- Promuovere prodotti e servizi in modo responsabile.
- Le Linee Guida dell’AGCOM rappresentano un primo passo importante per regolare l’attività degli influencer e per tutelare i consumatori.
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